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Nucleare, l’Italia entra nell’alleanza UE: svolta per il mercato dell’energia
Che cos’è l’Alleanza Nucleare Europea
Nata su iniziativa della Francia nel 2023, l’Alleanza riunisce oggi 14 Stati membri, tra cui Belgio, Svezia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Romania, Bulgaria e Paesi Bassi. Tutti questi Paesi considerano l’energia nucleare una fonte strategica per ridurre le emissioni, rendere stabile il sistema elettrico e rafforzare l’indipendenza energetica dell’Unione.
L’obiettivo dell’Alleanza è promuovere politiche europee favorevoli all’energia atomica, attrarre investimenti pubblici e privati, accedere ai fondi comunitari (come l’Innovation Fund e i progetti IPCEI) e sostenere lo sviluppo dei nuovi reattori modulari (SMR), più compatti, flessibili e sicuri.
Per l’Italia, che dal referendum del 1987 aveva abbandonato progressivamente il nucleare, si tratta di un ritorno in chiave moderna, accompagnato da tecnologie più avanzate e da una rinnovata attenzione all’impatto ambientale.
L’ingresso ufficiale: cosa significa per l’Italia
Il 16 giugno 2025, durante il Consiglio Energia a Lussemburgo, il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha firmato la dichiarazione di adesione, ufficializzando il passaggio dell’Italia da osservatore a membro attivo dell’Alleanza. In questa occasione, il ministro ha sottolineato che l’energia nucleare non sarà un’alternativa alle rinnovabili, ma una componente integrativa nel percorso verso la transizione ecologica.
Il governo ha stimato che il fabbisogno energetico del Paese passerà dagli attuali 310 TWh a circa 600 TWh entro il 2040. Per sostenere questa crescita, è necessario affiancare al solare e all’eolico una fonte stabile, programmabile e a basse emissioni come il nucleare.
Anno Consumo energetico previsto (TWh)
2025 310
2040 600
Impatti sul mercato energetico e sui consumatori
L’integrazione del nucleare nel mix energetico può portare benefici anche sul fronte dei consumatori finali. Una maggiore stabilità nella produzione energetica, unita a minore dipendenza dai mercati internazionali del gas, potrebbe contribuire a contenere il costo della luce e rendere più competitivi i prezzi dell’energia sul mercato libero.
Questa evoluzione potrebbe incidere positivamente sulle offerte energetiche disponibili nel mercato libero, contribuendo a una maggiore stabilità dei prezzi. Per i consumatori, in particolare chi sta valutando un trasloco o una nuova attivazione, potrebbero aprirsi opportunità più vantaggiose, con condizioni contrattuali più trasparenti e flessibili.
Le sfide da affrontare
L’Italia dovrà ora affrontare diverse sfide: innanzitutto i tempi lunghi per la costruzione di nuove centrali e la necessità di aggiornare le competenze tecniche e le normative. Inoltre, resta da affrontare il tema della gestione delle scorie nucleari e quello dell’accettazione pubblica, su cui sarà fondamentale avviare un confronto informato e costruttivo.
Parallelamente, la collaborazione europea in ambito nucleare dovrà integrarsi con altri obiettivi nazionali, come il miglioramento dell’efficienza energetica e la promozione di consigli per risparmiare energia, fondamentali per sensibilizzare i cittadini sull’uso responsabile delle risorse, soprattutto in contesti ad alto consumo energetico come quello estivo con l’utilizzo del condizionatore.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/nucleare-litalia-entra-nellalleanza-ue/
Teresa Monaco, redattrice di Papernest,